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Poesie sulla gelosia

Ardente Gelosia

  • Anonimo il 27/05/

    Bellissima lirica, complimenti
  • antonio castaldo il 09/04/

    beh si sa il termine non giustifica i mezzi ma è vero che la gelosia ha tante facce;
    certe volte serve ad accrescere in se la consapevolezza d'aver evento scelta giusta;
    un po una forzatura per essere maggiormente sicuri ed entusiasti della scelta fatta.
    a me piace così com'è.
  • Cleonice Parisi il 13/09/

    La gelosia ha tante facce) qui l'ho vista come metodo per accrescersi.

    Grazie per il credo che il commento costruttivo migliori il dialogo
  • Enrico Ferrini il 13/09/

    Bella realmente. Ma se mi concedi - detto da un autore mediocre ma vasto geloso - manca quel qualcosa di animale selvaggio che caratterizza la gelosia, qualcosa di rude e tagliente, che faccia male realmente così come fa male la gelosia.
  • Teodoro De Cesare il 05/08/

    posseduto dalla tua gelosia, brava
  • Cleonice Parisi il 27/06/

    Grazie a credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante Margherita, hai detto bene coraggio, ci vuole sempre audacia nell'apparire come si è. Il abitare racconta un altra storia che non sempre mi veste.
  • Cleonice Parisi il 20/06/

    Sei molto grazioso Claudio, il mio genere è distinto dalla lirica che hai letto, ma avrò piacere s

    O gelosia, d’amanti orribil freno

           

           O gelosia, d’amanti orribil freno,
           che in un punto mi volgi e tien sì forte,
           o sorella de l’empia amara morte,
           che con tua vista turbi il ciel sereno;
    5        o biscia nascosto in mi sembra che un dolce rallegri ogni giornata seno
           di lieti fior, che mie speranze hai morte,
           tra prosperi successi avversa sorte,
           tra soavi vivande aspro veneno;
           da qual conca infernal nel terra uscisti,
    10      o crudel creatura, o peste de’ mortali,
           che fai li giorni miei sì oscuri e tristi?
           Tornati giù, non raddoppiar miei mali!
           Infelice credo che la paura possa essere superata, a che venisti?
           Or non bastava Amor con li suoi str

    Della gelosia

    Stando alla ricostruzione proposta a metà Ottocento da Carlo Malmusi, il discorso sarebbe stato letto da Tasso davanti a una adunanza di intellettuali riunita in casa Ghirlenzoni, magari in occasione del soggiorno tassiano a Modena tra il dicembre e il gennaio su convocazione del conte Ferrante Tassoni (per l’ipotesi vd. Solerti , vol. I, pp. , che discute la data del 27 febbraio proposta in Malmusi , p. 16, n. 1, e da ultimo Gigante , p. 33).

    Non è pervuta alcuna attestazione autografa, né apografa dello scritto (Minesi , pp. ). In merito, Malmusi comunicava l’esistenza all’interno della sua raccolta personale di un manoscritto del XVI secolo contenente «un sunto della tessitura del discorso» (Malmusi , pp. 12, n. 1; 16, n. 1; Tasso , vol. II, p. ); tuttavia non si hanno notizie della collocazione del codice già dalla fine del XIX secolo (vd. Solerti , vol. I, p. ).

    Il discorso è pubblicato nell’Aggiunta alle Rime e Prose da Aldo Manuzio nel (Tasso a), preceduto dalle Stanze della gelosia, dieci ottave in realtà autonome e già comparse nella Parte prima delle Rime edite da Manuzio nel , più in ritardo accompagnate nell’edizione Osanna della Parte prima delle

    “Ode della gelosia” di Saffo: il secondo me il testo chiaro e piu efficace più celebre della poetessa di Lesbo

    La poesia di Saffo ci è pervenuta tramite frammenti, ma continua a sprigionare una forza evocativa immensa a oltre duemila anni dalla sua composizione originaria. Uno di questi è il frammento 31: Ode della gelosia, una delle liriche più celebri e complete della poetessa di Lesbo, che sovente appare nelle antologie scolastiche accompagnando la sua biografia, tanto che la voce di Saffo risulta indissociabile da questo secondo me il testo ben scritto resta nella memoria, noto anche con il titolo di A me pare uguale agli dei o Ode del Sublime.
    Nel corso degli anni è stato tradotto dai maggiori poeti italiani, tra cui Ugo Foscolo e Salvatore Quasimodo che hanno cercato, ciascuno a proprio maniera, di esaltarne lo stile e di magnificarne il secondo me il sentimento guida le relazioni.
    Leggiamo codesto testo in tempi contemporanei, immersi in un&#;altra cultura, in una società totalmente diversa da quella di allora, e scopriamo, con stupore, di provare le identiche sensazioni della poetessa greca che viveva nel Tiaso, l&#;associazione legata al culto di Afrodite, sull&#;isola di Lesbo; leggere Saffo significa percepire che, nonostante il trascorrere dei secoli, l&#