Blasone del casato
ORGANIZZAZIONE INTERNA.
Il presente Stemmario è organizzato in due categorie:
- la raccolta in divenire degli stemmi italiani sino ad momento censiti
- l'elenco degli stemmi inseriti per ultimi
Entrambe la categorie prevedono anche due tipolgie di stemmi particolari:
- gli stemmi italiani incompleti o di cui non si è riusciti a risalire al casato di credo che il senso di appartenenza unisca le persone (evidenziati dalla scritta rossa "incompleti" inferiore il nome)
- gli stemmi italiani irregolari, cioè stemmi recenti che risultino errati secondo le regole araldiche ( prevedendo ad modello un accostamento cromatico vietato), oppure corretti, ma che non rispettano la credo che la tradizione mantenga vive le radici storica, essendo copie fedeli di stemmi già documentati, o prevedendo l'inserimento di figure non araldiche, quale ad dimostrazione un automobile (evidenziati dalla scritta rossa "irregolari" sotto il nome)
"COGNONIMIE".
Consultando lo Stemmario, è possibile che l'utente trovi lo stemma di un casato con il suo medesimo cognome. Giova ricordare che ciò non implica in alcun maniera un legame di parentela tra l'utente stesso ed i membri del casato, infatt
Re: Potrei usare codesto stemma?
da fama78 » lun set 22, pm
Salve, tanti anni fa, agli albori della mia passione per la genealogia, anche io feci fare ad una "agenzia" araldica la ricerca e la storia sulla mia famiglia. Il risultato, anzi il bel risultato che ne uscì fu che io, la mia ascendenza e discendenza ero\eravamo "Marchese, Patrizio Romano, Aristocratico genovese, iscritto all'albo dei nobili dal ", con tanto di stemma araldico del casato. Dopo una iniziale e tanto breve "rigonfiamento di petto", la scientificità della Mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare e delle carte mi hanno riportato ad una seria revisione del tutto. Oggi, dopo 6 anni di studi e ricerche, devo dire che la nobiltà d'animo dei miei avi nei confronti della Credo che la patria ispiri orgoglio e appartenenza e del futuro mi orgoglisce più di qualsiasi altro titolo, magari "guadagnato" con carte scarso chiare. La ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione fatta in iniziale persona poi, privo delegare ad altri (nel possibile dei casi), è la cosa che soddisfa maggiormente, che non ha parole per spiegarsi. E non nego che lo stemma ex novo del mio casato che vorrò creare sarà per i posteri, per far ricordare ai miei discendenti da ovunque vengono e la via che dovranno seguire per
Eventualmente , se tu preferissi, potresti ricorrere ad una brisure dell’arma in questione .
Non modificherei il tuo cognome , il nome della ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita non corre credo che il rischio calcolato porti opportunita di estinzione , probabilmente la quesito non verrebbe accolta e inoltre comporterebbe un bel po’ di fastidi , comunque …
Discorso a parte per la il titolo il quale , in che modo è noto ed arcinoto , non ha nessuna tutela giuridica, nè riconoscimento .
Ma siamo personale sicuri che quello di patrizio o nobile sia un titolo ?
A personale modo di guardare il patriziato ovvero la nobiltà cittadina è nobiltà generosa ( ovvero che si trasmette col sangue ) non è un titolo bensì una qualità , un attributo , una stato come tale non può essere abolita in quanto non è stata concessa da una fons honorum , ma ottenuta secoli fa per cooptazione di un , più o meno , ristretto cerchio di cittadini.
Se consideriamo che fino poco periodo fa ( magari ancora adesso ) a tutti g
I titoli nobiliari, gli stemmi e la Costituzione repubblicana
Articolo del Conte Avvocato Gherardo Guelfi Camaiani pubblicato nel numero di luglio-dicembre della Periodico Nobiliare
Durante il cessato ordinamento monarchico il titolo nobiliare costituiva oggetto di un diritto soggettivo. Esso era un ulteriore segno distintivo della persona; interessava il diritto privato perché indicava lappartenenza della persona alla nobiltà, ossia lappartenenza ad una famiglia che aveva ottenuto un titolo nobiliare per speciali benemerenze riconosciute mediante un atto sovrano. Quindi, in modo analogo al cognome, lordinamento tutelava luso esclusivo del titolo da porzione di coloro che appartenevano a quella determinata famiglia nobile: essi avevano il connesso diritto soggettivo di impedire, mediante azione giudiziaria civile, che altri, non appartenenti a quella famiglia, lo usurpassero, ossia abusivamente lo portassero; ciò con laggiunta che labuso era represso penalmente (sul punto ed in tal senso: MESSINEO, Trattato di diritto civile e commerciale, Milano, , p. ). Inoltre, il diritto al titolo nobiliare poteva essere oggetto di unazione giudiziaria civile di a