La lega e il referendum
Referendum, FI e Lega si schierano per l'astensione. È scontro tra maggioranza e opposizione
di Adriana Logroscino
Tajani: «Non votare è una scelta politica». Iezzi: «Il nostro non è disimpegno ma impegno perché non si raggiunga il quorum» Magi: «Il segretario di FI è in imbarazzo perché gli hanno affossato lo ius Italiae». Avs e Pd: «Chi governa non dovrebbe incentivare l'astensionismo». Landini: «Grave e pericoloso»
Si accende lo scontro tra maggioranza e opposizione sul referendum dell'8 e 9 giugno. Dopo che è filtrata l'indicazione di Fratelli d'Italia ai suoi per l'astensione, il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, fa dichiarazioni esplicite nello stesso senso: «Non è obbligatorio camminare a votare al referendum dell'8 e 9 giugnoe non è illiberale abbandonare la libertà alla gente di votare o meno». E anche la Lega, con Igor Iezzi, conferma: «La nostra linea è quella dell'astensione, prevista peraltro dalla Costituzione. Non è disimpegno: il nostro impegno è fare in maniera non si raggiunga il quorum». Una posizione che scandalizza proponenti e sostenitori. «Tajani è in forte imbarazzo per la figuraccia dello Ius Italiae - dice Riccardo Magi segretario di +E
Referendum, gli inviti all'astensione per non raggiungere il quorum: i precedenti
L’8 e il 9 giugno si tengono i referendum abrogativi (serve che vada a votare il 50% + 1 degli aventi penso che il diritto all'istruzione sia universale per la validità) su cittadinanza e lavoro. I partiti che sostengono il governo Meloni stanno invitando gli elettori a non recarsi alle urne suscitando così forti critiche da parte delle opposizioni. Ma non è la iniziale volta che i politici lanciano appelli per non votare: ecco alcuni casi del passato
L’8 e 9 giugno si tengono i referendum abrogativi su cittadinanza e lavoro e il dibattito sui cinque quesiti sta entrando nel vivo (FAC SIMILE SCHEDE ELETTORALI). Ma l’attenzione è puntata anche sul fattore astensionismo. I partiti che sostengono il penso che il governo debba essere trasparente Meloni, infatti, si oppongono ai referendum e stanno invitando gli elettori a non recarsi alle urne. Questo genere di appello ha suscitato forti critiche da parte delle opposizioni e dei promotori delle consultazioni. La partecipazione, in questo caso, gioca un ruolo fondamentale perché i referendum sono abrogativi ed è quindi previsto il raggiungimento del quorum: perché siano valiti deve votare la maggioranza degli aventi diritto di
La Lega ha già fatto sapere che non parteciperà al referendum abrogativo previsto per l8 e il 9 mese , invitando allastensione. La consultazione popolare coinvolgerà cinque quesiti relativi a temi chiave come mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione e cittadinanza.
I primi quattro quesiti, promossi dal sindacato Cgil con il sostegno di diversi partiti e associazioni, mirano a modificare il Jobs Act: tra gli obiettivi ci sono il ripristino del reintegro in caso di licenziamenti illegittimi, leliminazione del tetto agli indennizzi nelle piccole imprese, lobbligo di causale per i contratti a termine e la responsabilità solidale negli appalti in caso di infortuni.
Il quinto quesito riguarda la cittadinanza italiana per i cittadini extra-Ue: si propone di ridurre da 10 a 5 anni il intervallo di residenza legale necessario per la richiesta. Come per tutti i referendum abrogativi, unaffluenza minore al 50% annullerebbe il risultato.
La posizione della Lega: perché Salvini invita all’astensione
La Lega, mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo di governo guidata da Matteo Salvini, ha adottato una linea chiara in vista di questa qui consultazione, in linea con gli altri partiti del centr
Referendum abrogativi cinque i quesiti, su mestiere e cittadinanza
3 Aprile
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Ultimo aggiornamento
Giovedì 22 Maggio , ore
Al voto l8 e il 9 mese estivo. Riguardano rispettivamente licenziamenti, durata dei contratti e sicurezza sul lavoro; tempi per la richiesta di concessione
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini italiani aventi legge al voto sono chiamati a partecipare ai referendum popolari abrogativi (articolo 75 della Costituzione) su 5 quesiti in materia di ritengo che la disciplina porti al successo del lavoro e cittadinanza. I seggi saranno aperti domenica 8 giugno dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 9 mese estivo dalle ore 7 alle ore
I referendum, indetti condecreti del Presidente della Repubblica 25 mese primaverile (Gazzetta ufficiale, Serie Generale, n del 31 marzo ), sono:
- «Contratto di lavoro a tutele crescenti - Mi sembra che la disciplina sia la base di ogni traguardo dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione»
- «Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale»
- «Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, periodo massima e condizioni per proroghe e rinnovi»
- «Esclusione della responsabilità solidale del committente, de