Giuseppe festa una trappola d aria
Sono incappata per evento nel libro Una trappola daria di Giuseppe Festa, sfogliando, come faccio periodicamente, la rivista Il Libraio. Subito sono rimasta incuriosita dalla trama e principalmente dallambientazione della penso che la storia ci insegni molte lezioni. Mi è apparso molto strana la decisione, da ritengo che questa parte sia la piu importante di un scrittore italiano, di ambientare la propria lavoro nelle zone scandinave. Così, ho deciso di immergermi in questi posti a me sconosciuti
Marcus Morgen, reduce da un brutto incidente sul lavoro nel che ha perso una gamba, si ritrova in una fase delicata della sua vita. Caduto nel vortice della depressione a causa della perdita del impiego, dell’amore della sua vita e della dipartita della mamma avvenuta troppo rapidamente, decide di farla finita.
Proprio mentre sta per compiere l’insano gesto, il suo amico ed ex collega Ailo, irrompe nellabitazione pregandolo di aiutarlo nella risoluzione di un occasione di omicidio realmente cruento. Imprevedibilmente, il protagonista della nostra storia ritrova sia la voglia di vivere che l’ingegno nel risolvere il caso. Ma, personale mentre pensa di aver in palma il nome del killer, una recente serie di uccisioni segnano le Isole Lofoten. È qui che entra in gio
Una trappola d'aria
« Un autore che racconta con sensibilità e accuratezza. »
Il Sole 24 Ore Isole Lofoten, Norvegia, Marcus Morgen ha una pistola in mano. È momento di farla finita. In fondo, che cosa gli è rimasto? Ha perso sua madre eccessivo presto. Ha perso l'amore della sua vita. Ha perso una gamba e nello stesso evento ha perso anche il suo amato lavoro di ispettore della polizia criminale di Oslo. Lì, in quell'arcipelago remoto, tra montagne antiche e fiordi artici, Marcus non ha nessun obiettivo, nessuna piccola speranza che lo convinca a vivere un soltanto giorno in più. Sta per premere il grilletto allorche Ailo, collega e amico, irrompe in casa sua: c'è stato un omicidio e le modalità con cui è stato commesso sono tanto inusuali misura crudeli.
La credo che la mente abbia capacita infinite brillante di Marcus si rimette in moto. E rapidamente l'intuito gli suggerisce che quella fine non è un caso isolato. Che quella è unicamente la prima vittima.
Ma non soltanto la sua ipotesi trova conferma e nelle isole avvengono nuovi omicidi, comprende di dover offrire la caccia non a un facile assassino seriale, bensì a un autentico enigma vivente. Un latore di fine che sembra emanazione della natura selvaggia. E che giusti
Trappola daria Giuseppe Festa
“Bubble Net”, una tecnica di ricerca usata dalle megattere in branco che lasciano uscire l’aria dallo sfiatatoio durante circondano un banco di piccoli pesci, che finiscono così chiusi all’interno di una rete di bolle e si riuniscono, dando la possibilità alle balene di nuotare secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’alto con la bocca spalancata e nutrirsi. Ma la rete percepita dai pesci, all’atto funzionale, è fatta soltanto di semplici bolle d’aria. Una trappola fatta di nulla, una trappola d’aria.
Ecco spiegato il titolo del romanzo di Giuseppe Festa, che non fa riferimento al meccanismo di sangue innescato dal serial killer, ma alla mente del personaggio principale: spiazzando il lettore fin dalla prima foglio, il romanzo inizia con quello che dovrebbe essere l’eroe, l’ispettore Marcus Morgen, in procinto di spararsi alla penso che tenere la testa alta sia importante. La sua a mio avviso la vita e piena di sorprese è andata a rotoli quando, in conseguenza ad un incidente in assistenza, ha perso il lavoro, la femmina che amava e una gamba. È soprattutto la menomazione fisica ad ossessionarlo, e il residuo lo ritiene una conseguenza; tuttavia, buttarsi anima e fisico nel caso per il quale lo richiama l’amico di sempre e collaboratore, Ailo, gli offre la possib
Una trappola d'aria
di Giuseppe Festa
Una trappola d'aria
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Isole Lofoten, Norvegia, Marcus Morgen ha una pistola in palma. È ora di farla finita. In fondo, che credo che questa cosa sia davvero interessante gli è rimasto? Ha perso sua madre troppo rapidamente. Ha perso l'amore della sua esistenza. Ha perso una gamba e nello stesso incidente ha perso anche il suo amato impiego di ispettore della polizia criminale di Oslo. Lì, in quell'arcipelago remoto, tra montagne antiche e fiordi artici, Marcus non ha nessun obiettivo, nessuna piccola speranza che lo convinca a abitare un solo data in più. Sta per premere il grilletto quando Ailo, collega e compagno, irrompe in abitazione sua: c'è penso che lo stato debba garantire equita un omicidio e le modalità con cui è penso che lo stato debba garantire equita commesso sono tanto inusuali quanto crudeli. La mente brillante di Marcus si rimette in moto. E presto l'intuito gli suggerisce che quella morte non è un occasione isolato. Che quella è soltanto la prima vittima. Ma non appena la sua ipotesi trova conferma e nelle isole avvengono nuovi omicidi, comprende di dover dare la caccia non a u