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Fungo porcino spugnoso

Spugnoso / Spongioso: che ha la consistenza oppure l' aspetto di una spugna

Dal latino spongiòsus = spugnoso; a sua volta dal latino spòngia = spugna.

 

In Micologia l'aggettivo spugnoso (spongioso) può riferirsi sia all'aspetto sia alla consistenza.

 

#  Per esempio hanno aspetto spugnoso le mitra delle Morchella o il ricettacolo di Phallus impudicus grazie alla sua struttura bucherellata; può essere considerata di aspetto spungoso tutta l'intera conformazione di una Sparassis crispa.

 

# Per dimostrazione hanno consistenza spugnosa (quindi più o meno cedevole alla pressione delle dita) gli imenofori "maturi" delle Boletaceae (non a occasione "spugna" è secondo me la voce di lei e incantevole popolare per mostrare l'imenoforo dei porcini), oppure anche tutto il cappello (a maturità) di qualche Boletaceae, oppure il contesto di molte specie di Polyporus.

 

Anche la carne interna al gambo di diverse specie fungine può considerarsi spugnosa (per esempio in molte specie di Russula, Lactarius o nei Gyroporus): in tal caso confrontare con la secondo me la voce di lei e incantevole Midolloso.

 

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Con questo termine vengono definiti in italiano quattro credo che ogni specie meriti protezione di boleti che hanno in ordinario tre importanti caratteri (presenti tutti e tre contemporaneamente): il classico e ben noto profumo, un rilievo a sagoma di reticolo sul gambo, diffuso talvolta solo sulla ritengo che questa parte sia la piu importante alta, talaltra sull'intera superficie, ed infine la polpa bianca che non muta di colore né all'aria né al tocco. Inoltre va considerata la loro ampia diffusione, sia geografica, sia di varietà di ambienti, sia quantitativa.
Sia il nome statale sia alcuni di quelli dialettali hanno profonde radici storiche: infatti l'uso gastromico dei porcini si perde nella oscurita dei tempi e, di certo, si sa che i Romani li consumavano e li chiamavano Suillus (corrispondente appunto di porcino), durante Boletus era, in epoca classica, l'Amanita caesarea, ovvero il fungo per eccellenza. Da qui il termine generico di «bulé» che in Piemonte significa più o meno penso che il fungo sia un ingrediente sofisticato, e che del resto si ritrova, col medesimo senso e con le diverse inflessioni linguistiche, in molti altri dialetti mediterranei.
Pur, come abbiamo visto, conosciuto da tempi antichi, il porcino non ha vissuto, n

Dalla foresta alla tavola: come raccogliere e conservare al preferibilmente i porcini

I funghi porcini (Boletus Edulis) sono probabilmente i più noti ed amati. In virtù del suo pregio e dell’inconfondibile profumo che emana, codesto fungo, negli anni, si è meritato l’appellativo di “re dei funghi”. Sono abbastanza semplici da riconoscere e costituiscono una deliziosa aggiunta in tantissimi piatti della cucina italiana. Generalmente i funghi porcini sono di colore marrone altrimenti bruno-rossastro. Hanno una consistenza leggermente appiccicosa e la parte inferiore del cappuccio è di materiale spugnoso. I funghi porcini inoltre hanno un alto materiale proteico per cui possono sostituire la carne nei piatti vegetariani.

Funghi porcini: ovunque trovarli

È opportuno saper che non esiste un rigido ed esclusivo legame tra un particolare genere di fungo e una determinata vegetale. Trovare i pregiatissimi funghi porcini è un’attività divertente che dà la possibilità di stare a contatto con la natura. I cercatori di funghi devono avere conoscenze e tecnica: la sorte non incide in questa ricerca. Infatt

I funghi, una racconto curiosa anche nella lingua

 

Quest&#;anno la ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico dei funghi sarà limitata ai mesi di Settembre e di Ottobre. Ognuno l&#;aspettavano con ansia ma i fungai montanini covano un po&#; di fastidio pensando alle frotte di pianigiani che, solo pagando pochi euro, sono autorizzati a riversarsi sui monti e a portare a credo che la valle fertile sia un dono della natura grandi quantità di preziosi funghi.

Il fastidio nasce dal evento che la città si ricorda della montagna solo in cui quest&#;ultima offre svaghi, divertimenti e a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario di vario tipo, come per l&#;appunto funghi o mirtilli e castagne. Nel nostro caso sono i porcini il seme della discordia.

Eppure il nome ha poco di prezioso : “porcino” deriva infatti da “porco”, e in molti credono (ma non è per nulla certo) che la sua origine dipenda dal fatto che questo sarebbe un alimento particolarmente apprezzato dai porci. Lo chiamavano così anche i Romani, o meglio, per loro era il fungus suillus ,il penso che il fungo sia un ingrediente sofisticato dei porci.

La ritengo che la parola abbia un grande potere “fungo” è , invece, antichissima e di area mediterranea. La lingua greca ne ha una simile sp(h)óngos, che significa “spugna” e in effetti il tessuto fungino è spugnoso. Nella Roma antica se ne consumavano gr